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101个禅宗小故事意语版(17)
日期:2011-07-16 02:15  点击:325

17. Avaro nell'insegnare.

Un giovane medico di Tokyo, un certo Kusuda, incontrò un compagno di università che

aveva studiato lo Zen. Il giovane dottore gli domandò che cosa fosse lo Zen.

«Io non posso dirti che cosa sia,» rispose l'amico, «ma una cosa è certa. Se capisci lo

Zen, non hai più paura di morire».

«Questo è molto bello» disse Kusuda. «Voglio provarci. Dove posso trovare un

insegnante?».

«Va' dal maestro Nan-in» gli disse l'amico.

Così Kusuda andò a trovare Nan-in. E per appurare se l'insegnante avesse a sua volta

paura di morire, portò con sé un pugnale lungo una ventina di centimetri.

Quando Nan-in vide Kusuda esclamò: «Salve, amico. Come stai? Non ci vediamo da un

pezzo!».

Quest'accoglienza sconcertò Kusuda che rispose: «Noi non ci siamo mai visti».

«E' vero» rispose Nan-in. «Ti ho scambiato per un altro medico che viene a studiare qui

da me».

Dato l'esordio, Kusuda perse l'occasione di mettere alla prova il maestro, e così, con

riluttanza, gli domandò se poteva prendere lezioni di Zen.

Nan-in disse: «Lo Zen non è una cosa difficile. Se sei medico, tratta i tuoi pazienti con

bontà. Lo Zen è questo».

Kusuda andò tre volte da Nan-in. Ogni volta Na-in gli disse la stessa cosa. «Un medico

non dovrebbe perdere tempo qui da me. Va' a casa tua e prenditi cura dei tuoi pazienti».

Ma Kusuda ancora non capiva come questo insegnamento potesse abolire la paura della

morte. E la quarta volta proruppe: «Il mio amico mi aveva detto che quando uno impara

lo Zen non ha più paura di morire. Ogni volta che vengo qui tu mi dici di prendermi cura

dei miei pazienti. Questo lo so. Se il tuo cosiddetto Zen si riduce a questo, è inutile che

continui a venire da te».

Nan-in sorrise e batté la mano sulla spalla del dottore. «Sono stato troppo rigido con te.

Ora ti darò un koan» (I koan erano problemi. o piuttosto «sfide interiori» che i maestri

proponevano ai discepoli per metterli alla prova. "La porta senza porta", ovvero "Mu-

mon-kan", è un testo classico Zen, attribuito al maestro cinese Ekai, detto anche Mu-

mon, che visse dal 1183 al 1260). E propose a Kusuda di studiarsi il Mu di Joshu, che è il

primo problema illuminante nel libro detto "La porta senza porta".

Kusuda meditò per due anni su questo problema del Mu (Niente). Infine pensò di avere

raggiunto la certezza della mente. Ma l'insegnante commentò: «Non ci sei ancora».

Kusuda continuò la sua meditazione per un altro anno e mezzo. La sua mente diventò

serena. I problemi si risolsero. «Niente» divenne la verità. Egli curava bene i pazienti e,

senza nemmeno saperlo, era libero da ogni preoccupazione sulla vita e sulla morte.

Allora, quando tornò da Nan-in, il suo vecchio insegnante si limitò a sorridere.


 


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