93. Lo Zen del cantastorie.
Encho era un famoso cantastorie. I suoi racconti d'amore commovevano chiunque li
ascoltasse. Quando raccontava una storia di guerra, era come se gli ascoltatori si
trovassero proprio sul campo di battaglia.
Un giorno Encho incontrò Yamaoka Tesshu, un laico che aveva quasi raggiunto la totale
padronanza dello Zen. «Ho sentito» disse Yamaoka «che tu sei il più bravo cantastorie
del nostro paese e fai piangere e ridere la gente a tuo piacimento. Raccontami la mia
storia preferita, quella del Bambino Pesca. Quando ero piccolo dormivo accanto a mia
madre, e spesso lei mi raccontava quella favola. A metà del racconto mi addormentavo.
Dimmela come me la diceva mia madre».
Encho non osò affrontare subito questa prova. Chiese un po' di tempo per studiare. Dopo
parecchi mesi andò da Yamaoka e disse: «Ti prego, dammi la possibilità di raccontarti la
favola».
«Un altro giorno» rispose Yamaoka.
Encho restò molto deluso. Continuò a studiare e provò di nuovo. Yamaoka lo rimandò
indietro molte volte. Quando Encho cominciava a parlare, Yamaoka lo interrompeva
dicendo: «Non sei ancora come mia madre».
Encho impiegò cinque anni per riuscire a raccontare la favola a Yamaoka come
gliel'aveva raccontata sua madre.
Fu così che Yamaoka insegnò lo Zen a Encho.