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101个禅宗小故事意语版(98)
日期:2011-08-06 02:44  点击:339


98. Non-attaccamento.

Kitano Gempo, abate del tempio Eihei, aveva novantadue anni quando morì nel 1933. Per

tutta la vita si era sforzato di non attaccarsi a nulla. A vent'anni, quand'era mendicante

girovago, incontrò per caso un viandante che fumava tabacco. Mentre scendevano

insieme lungo una strada di montagna, si fermarono a riposare sotto un albero. Il

viandante gli offrì da fumare e Kitano, che in quel momento aveva una gran fame, accettò

volentieri.

«Com'è piacevole fumare!» osservò. E l'altro, prima di separarsi da lui, gli diede un'altra

pipa e del tabacco.

Kitano pensò tra sé: «Queste cose piacevoli rischiano di disturbare la meditazione.

Voglio smettere subito prima che sia troppo tardi». E gettò via l'occorrente per fumare.

Quando aveva ventitré anni studiò l'"I-King", la più profonda dottrina dell'universo. Era

d'inverno, e lui aveva bisogno di vestiti pesanti. Scrisse al suo insegnante, che viveva a

cento miglia di distanza, spiegandogli la sua necessità, e affidò la lettera a un viaggiatore

perché la recapitasse. Passò quasi tutto l'inverno e non arrivarono né la risposta né i

vestiti. Allora Kitano ricorse alla prescienza dell'"I-King", che insegna anche l'arte della

divinazione, per accertare se la sua lettera fosse o no andata smarrita. Appurò che era

proprio così. Una successiva lettera del suo insegnante non faceva alcun accenno ai

vestiti.

«Se con l'"I-King" io faccio un lavoro così esatto e determinante, potrei trascurare la mia

meditazione» pensò Kitano. Così abbandonò quell'insegnamento meraviglioso e non

ricorse mai più ai suoi poteri.

Quando aveva ventotto anni studiò calligrafia e poesia cinese. Divenne così bravo in

queste arti che ebbe gli elogi del suo insegnante. Kitano pensò: «Se non smetto adesso,

sarò un poeta, e non un insegnante di Zen». Così non scrisse mai più una sola poesia.

 

 


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