E sempre restando in zona doveroso poi cita lo «Scoglio dell’Eremita», l’isolotto che sorge a poche miglia da una lama: «Qui le immersioni sono molto interessanti - prosegue il presidente, volontario anche per EmergenzaMare- così come sono incantevoli i cosiddetti panettoni che dal fondale vanno verso l’alto. Ma rivolto a coloro che amano mettersi sempre alla prova, muniti di un brevetto specifico abilitante - rivela l’esperto - a Monopoli è da segnalare in assoluto il Secondo Taglio delle Corvine, di profondità dai meno 30 metri ai meno 47 metri». In alternativa, a confine tra il Tarantino e il nord del Salento, arriva la segnalazione di due passeggiate sottomarine davvero uniche. Dalla spiaggia sabbiosa di San Pietro in Bevagna, a soli 5-6 metri di profondità, è possibile infatti ammirare il grande giacimento archeologico della zona, ritenuto uno dei più importanti del Mediterraneo. Si tratta delle Vasche del Re, ventitré sarcofagi, opere colossali risalenti al 150/300 d.C., di origine romana. Diversi tra loro per forma e dimensioni, questi reperti di marmo cristallino (una decina rettangolari e singoli più quattro invece a doppia deposizione in un unico blocco, mentre gli altri nove sono a tinozza) hanno un peso che oscilla tra i 1.000 e 6.000 chilogrammi. Non solo, i ruderi di un molo sommerso testimoniano l’esistenza di un antico porto o perlomeno di uno scalo. Ma è anche necessario parlare del Fiume Chidro, definito un autentico paradiso naturale. «A caratterizzare quest’immersione - illustra Cordone - non è tanto l’altezza visto che la punta massima è di 11-12 metri, ma la presenza di acque fredde che tutto l’anno conservano la temperatura di massimo 14 gradi. La trasparenza è data da un invaso formato da acqua salmastra dove è facile fare incontri con anguille o comunque specie di pesci di acqua dolce. Di fatto a rendere particolare il tutto è la fortissima corrente che bisogna affrontare prima di raggiungere il punto, oltre al superamento della folta vegetazione e la presenza di sanguisughe pronte ad attaccarsi quando percepiscono il calore umano. Ma nulla da temere - tranquillizza Francesco Cordone - sono innocue e lo scenario che offre questo sito è molto suggestivo. Sembra di stare sulla luna». Tocca al Salento e al mare di Santa Caterina offrire l’ultima emozione: dalla seconda guerra mondiale custodisce il relitto di un aereo tedesco, il Junker 88 bombardiere bimotore costruito dall’azienda tedesca Junkers GmbH, in ottimo stato e attualmente ricchissimo di fauna marina. Si raggiunge in pochi minuti di navigazione e questa volta il tuffo si trasforma in un’affascinante scoperta in stile Jacques Cousteau, esploratore, navigatore oceanografo francese. Nuotare sopra di esso per osservarlo, intorno ai venti metri di profondità, lascia senza parole. E’ il fascino del diving.