Crebbe fra le bestemmie e le percosse
Quella gracile bimba spaventata!
Morì a vent'anni, mite ed innocente,
Quella piccola martire affamata.
Or van per le stellate vie del cielo
I poveri piedini ignudi e stanchi,
E la tremula man coglie beata
— Gigli d'argento! — i fulgidi astri bianchi.
E gli angeli, stupiti e riverenti,
Chinan gli alteri luminosi rai,
Mirando in quel pallido viso stanco
La bocca che non fu baciata mai!