Quando sarò partita, piangerai.
Alta la testa e il viso indifferente,
Riderai forte, riderai sovente;
Ma la mia voce non soffocherai,
Che in fondo al cor ti sonerà fremente.
No! la mia voce non la scorderai.
Quando sarò partita, studierai
Chino sovra i tuoi libri attentamente;
Ma ti starò dinnanzi sorridente,
Ed echeggiar nel vuoto core udrai
Il suon del riso mio, lieto, insistente.
Il mio sorriso non lo scorderai.
Quando sarò partita, ingrasserai;
Mangerai bene; e pacificamente
La notte dormirai. Ma, in sogno, ardente
Sul viso il soffio mio ti sentirai,
E i baci miei ti renderan demente:
Le mie carezze non le scorderai.
Quando sarò partita, m'amerai;
Diverrai meco tenero, indulgente,
M'amerai capricciosa ed insolente.
Leggera e senza cuore m'amerai.
Mi stenderai le braccia avidamente
E desolato mi richiamerai!
Quando sarò partita, piangerai.