Vuoi tu venir con me, fanciullo biondo?
Ti vuole il tuo destino, amor ti chiama.
Cingi l'arma e l'orgoglio: in faccia al mondo
Tu mio paggio sarai, sarò tua dama!
Vieni. Ti condurrò meco lontano.
La casa è stretta, vieni fuori! fuori!
Lascia il pigro sognar, lo studio vano,
E getta i libri in testa ai professori!
Tu meco studierai: seri ed attenti
Viaggiando imparerem Geografia.
Mi guarderai ne' chiari occhi ridenti
Quando vorrai studiare Astronomia.
Pel ben del mondo intero scriveremo
La nostra Storia: e sarà tutta in rime!
E quanto ad Aritmetica, faremo
De' nostri baci il Calcolo Sublime!
Vieni. Di là dal mar ti sarò guida
Di monti immensi nell'eterno gelo.
Dalle rocciose vette ove s'annida
L'aquila, il guardo spingeremo al cielo!
Poi ce n'andremo incontro al sol nascente:
Là nascon fra le sabbie de' deserti
— Languidi fior! — le donne d'Orïente,
Co' veli chiusi e gli occhi neri aperti.
Poi volgeremo a mezzogiorno: l'oro
Del sol pare gravar sui fiori stanchi,
E glauchi laghi sotto palma e alloro
Portano nenufar e cigni bianchi.
Vieni! Al di là d'inverno è primavera,
Al di là delle nubi è il Paradiso!
Di là de' monti v'è la terra intera
Piena di luce, bella di sorriso!
Oh, vieni! Avrem la gioventù nel sangue,
Avremo il sol negli occhi e il vento in faccia!
E se il mio piè vacilla o il corpo langue
Tu allor mi porterai fra le tue braccia.
Forte dell'amor mio, grande d'orgoglio
Oh, vieni dunque, il tuo destin ti chiama:
Oh mio giovane eroe, vieni — ti voglio!
Tu mio paggio sarai, sarò tua dama.