Remo; la barca dondola
Sull'acqua scintillante.
Il mio giovane amante
Mi guarda, e ride.
A riva è tutta un'estasi
Di fiori e di canzoni.
Lassù dai forti guardano,
Aspettando, i cannoni.
Entro le chiese spirano
Tra gl'incensi le rose,
E preghiere odorose
Levano al cielo.
Ma il mio amante giovane,
A fasci profumati
Dentro alla barca mobile
I suoi fiori ha gettati.
“Ecco, madonna, adornati
Di rose e di viole,
Nella gloria del sole
Che ti circonda!„
Ma sovra il remo celere
Io chino il volto intento,
Fuggiam sull'onde lucide
E ci sospinge il vento.
Remo; la barca dondola
Sull'acqua scintillante.
Il mio giovane amante
Mi guarda, e tace.
Sotto ai forti impassibili
Urtiam contro la riva:
L'ombre dei colli spezzano
La gaia luce estiva.
Su, per la strada ripida,
Piene di fior le braccia,
Salgo: e col sole in faccia,
E innanzi il mare,
Getto le rose pallide
Di gioia e di spavento,
Entro la bocca livida
Del cannone da cento!