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意语阅读:Italo Calvino小说(2)
日期:2011-12-06 03:26  点击:304

Questo ci tocca oggi, soprattutto: la voce anonima dell’epoca, più forte delle nostre

inflessioni individuali ancora incerte. L'essere usciti da un'esperienza - guerra, guerra

civile - che non aveva risparmiato nessuno, stabiliva un'immediatezza di

comunicazione tra lo scrittore e il suo pubblico: si era faccia a faccia, alla pari, carichi

di storie da raccontare, ognuno aveva avuto la sua, ognuno aveva vissuto vite irre-

golari drammatiche avventurose, ci si strappava la parola di bocca. La rinata libertà di

parlare fu per la gente al principio il cappello di ? autobiografia d'una generazione

letteraria ?, entrando subito a parlare di quel che mi riguarda direttamente, forse potrò

evitare la genericità, l'approssimazione...), un paesaggio che nessuno aveva mai

scritto davvero. (Tranne Montale, - sebbene egli fosse dell'altra Riviera, - Montale

che mi pareva di poter leggere quasi sempre in chiave di memoria locale, nelle

immagini e nel lessico). Io ero della Riviera di Ponente; dal paesaggio della mia città

- San Remo - cancellavo polemicamente tutto il litorale turistico - lungomare con

palmizi, casinò, alberghi, ville - quasi vergognandomene; cominciavo dai vicoli della

Città vecchia, risalivo per i torrenti, scansavo i geometrici campi dei garofani,

preferivo le ? fasce ? di vigna e d'oliveto coi vecchi muri a secco sconnessi,

m'inoltravo per le mulattiere sopra i dossi gerbidi, fin su dove cominciano i boschi di

pini, poi i castagni, e cosi ero passato dal mare - sempre visto dall'alto, una striscia tra

due quinte di verde - alle valli tortuose delle Prealpi liguri.

Avevo un paesaggio. Ma per poterlo rappresentare occorreva che esso diventasse

secondario rispetto a qualcos'altro: a delle persone, a delle storie. La Resistenza

rappresentò la fusione tra paesaggio e persone. Il romanzo che altrimenti mai sarei

riuscito a scrivere, è qui. Lo scenario quotidiano di tutta la mia vita era diventato

interamente straordinario e romanzesco: una storia sola si sdipanava dai bui archivolti

della Città vecchia fin su ai boschi; era l'inseguirsi e il nascondersi d'uomini armati;

anche le ville, riuscivo a rappresentare, ora che le avevo viste requisite e trasformate

in corpi di guardia e prigioni; anche i campi di garofani, da quando erano diventati

terreni allo scoperto, pericolosi ad attraversare, evocanti uno sgranare di raffiche

nell'aria. Fu da questa possibilità di situare storie umane nei paesaggi che il ? neo-

realismo ?..'.

 


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