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CAPITOLO XXVII - Inizio di un viaggio-1
日期:2024-02-23 13:50  点击:343
«Bismillahi ar rahman ar rahim: è la frase che gli arabi pronunciano prima di accingersi a un viaggio. Eh bien, anche noi stiamo per intraprendere un viaggio, un viaggio nel passato, un viaggio negli strani abissi dell'anima umana.»
Mi guardai intorno, ed ebbi la strana impressione che il signor Poirot dicesse il vero, che veramente stessimo per intraprendere un viaggio. Ci trovavamo riuniti, per il momento, ma presto saremmo andati tutti per vie diverse. Guardai ciascuno come se lo vedessi per la prima volta... e nello stesso tempo per l'ultima. Può sembrare stupida questa asserzione, ma fu quello che provai in quel momento. Il signor Mercado si tormentava nervosamente le dita, fissando su Poirot le sue pupille dilatate; la signora Mercado contemplava il marito, in uno strano atteggiamento, come di una tigre pronta al balzo. Il professor Leidner dopo l'ultimo colpo appariva estraneo, lontano; sembrava quasi che non si trovasse lì, in quella camera con noi. Il signor Coleman scrutava Poirot con gli occhi in fuori, la bocca socchiusa: una maschera da idiota, quasi. Il signor Emmott osservava le punte delle sue scarpe, cosicché non potevo vederlo in faccia. Il signor Reiter era sbalordito e sporgeva le labbra in modo da rassomigliare ancor più a un porcellino. La signorina Reilly lasciava correre lo sguardo fuori della finestra: chissà che cosa pensava! Guardai il signor Carey e qualcosa, nel suo volto, mi colpì, tanto che distolsi gli occhi. Eravamo tutti li, e io sentivo che quando Poirot avrebbe finito di parlare, ci saremmo trovati molto diversi. Che strana sensazione!
La voce di Poirot fluiva tranquilla come un fiume, tra le sue rive, verso il mare.
«Sin dall'inizio avevo intuito che, per risolvere questo caso, non dovevo cercare indizi, tracce esterne, ma gli indizi più veri offerti dall'urto delle personalità e dal segreto dei cuori.
"Aggiungo anche che, quantunque sia arrivato a quella che ritengo la corretta soluzione del mistero, non ho prove materiali. So che è così, perché dev'esser così, perché in nessun altro modo ogni singolo fatto trova il suo posto e la sua logica spiegazione.»
Tacque un momento, poi proseguì:
«Comincerò il viaggio dal momento in cui sono stato messo ln presenza di questo caso come fatto compiuto. Ogni caso, secondo me, ha il suo profilo, la sua forma, e questo caso si modellava tutto sulla personalità della signora Leidner. Finché non avessi saputo esattamente quale donna era stata la signora Leidner ritenevo impossibile sapere perché era stata uccisa, e chi l'aveva uccisa.
"Ecco il mio punto di partenza: la personalità della signora Leidner.
"Altro punto psicologicamente interessante: lo strano stato di tensione determinatosi fra i membri della spedizione Leidner. Esso era attestato da diverse persone — qualcuna delle quali estranea all'ambiente — e io mi sono proposto di tenerlo presente nel corso delle indagini.
"Secondo la comune idea, tale stato derivava direttamente dall'influenza della signora Leidner sul personale della spedizione ma, per ragioni che più tardi dirò, questa idea non mi sembrava del tutto accettabile.
"Sono partito dunque dallo studio della personalità della signora Leidner. Avevo vari mezzi per studiarla: le reazioni da lei prodotte su persone diversissime per carattere e temperamento e le osservazioni che potevo compiere personalmente. Il campo di queste ultime era necessariamente limitato; ciò nonostante sono riuscito a sapere varie cose.
"I gusti della signora Leidner erano semplici e, direi quasi, austeri Non era donna che facesse del lusso e, d'altra parte, alcuni ricami da lei eseguiti erano di una finezza, di una bellezza straordinarie, il che denotava in lei un gusto sensibile e raffinato. 
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