意大利语学习网
意大利语初学:IL MAESTRO DI CALLIGRAFIA.-5
日期:2024-11-11 15:55  点击:215
Il signor Antonino non aveva mai brillato per una fantasia vivace, e anche nei più belli anni della sua giovinezza, egli poteva dire di non aver provato le schiette gioie dell'immaginazione.
 
Ma adesso, fissando quelle panche, al cospetto di quegli intagli bizzarri, egli vedeva una quantità di figure disegnarglisi davanti, e moversi, e prendere atteggiamenti diversi, e cento volti dimenticati ripigliar forma e colore. Era la scolaresca di trent'anni confusa insieme.
 
Ecco un nome. Chi era costui? Il professore Antonino chiudeva gli occhi un momento e poi lo vedeva tal quale lo aveva visto forse dieci o quindici anni prima. È un giovinetto bruno, dai[17] capelli ricciuti, dagli occhi pieni di fuoco, alto, smilzo; sì, sì, è proprio lui. Anch'egli indisciplinato all'estremo. E ora dove è andato mai? Vicino a lui c'era... chi c'era? Vediamo di raccapezzarci.... Ah sì!... Da una parte un ragazzino timido che pareva un bimbetto, che non fiatava mai, altro che, pur troppo, nell'ora della calligrafia. Non c'era quanto lui per imitare il miagolio del gatto. Adesso è impiegato alle ipoteche. A sinistra poi,... no, lo scolare di sinistra il professore Antonino non poteva farselo tornare a mente. Ma di dietro invece, nella panca successiva, era tutta una fila di ragazzi che gli pareva aver davanti gli occhi. Che panca terribile era quella! Che demoni! Bisogna però[Page 76] eccettuarne uno il quale sedeva nell'angolo vicino alla parete. C'erano ancora le sue iniziali A. E. Sicuro, si chiamava Angelo Emanuelli, poverino! Era pallido, tossicoloso; d'inverno aveva sempre freddo, d'estate pativa il caldo in modo straordinario. I suoi condiscepoli lo chiamavano agnello e gli amministravano una dose straordinaria di scappellotti. Egli non si lagnava, non serbava rancore ad alcuno, e diligente com'era faceva le lezioni di tutti. Povero figliuolo! È morto. Il signor Antonino si ricordava che alcuni anni addietro, nelle vacanze d'autunno, l'Emanuelli era venuto a fargli visita insieme a sua madre, una donna abbrunata, dalla cera pallida e dall'aria stanca come suo figlio.
 
Una visita in casa del signor Antonino era un avvenimento.
 
Il professore Antonino era solo; sua sorella, grazie a Dio, si trovava in campagna. Egli corse ad aprire la porta e disse confuso:—Caro Angelo... stimatissima signora... prego, si accomodino....—Poi, senza nemmeno terminare la frase, volò nella sua camera da letto, e indossato un abito un po' più pulito, si ripresentò rosso come una fanciulla a cui si parli la prima volta d'amore.
 
—Che onori!... In che cosa posso?... Mi dispiace che trovano tutto in disordine.... Non c'è mia sorella.... (Ci mancherebbe altro che ella ci fosse[18]—egli soggiunse in cuor suo.)
 
—Per carità, professore, non si dia pena per noi,—disse la signora.—Lei è così buono, che siamo venuti a chiederle un favore.... Angelo fu malato alcuni giorni.... Ora sta meglio, ma non si è ancora liberato dalla tosse....
 
E Angelo, come per dar ragione a sua madre, tossì un paio di volte.
 
—Ecco, capisco che la scuola è fatica soverchia per lui,—continuò la signora con un tremito nella voce.—Non voglio sforzarlo.... Siamo stati tanto disgraziati. Veda, vesto[Page 77] ancora il bruno per una figliuola.... E prima di lei ne ho perduti altri due... e mio marito anche lui... sempre dello stesso male.... Ma questo qui bisogna che mi resti,—continuò la madre asciugandosi le lagrime e cingendo con un braccio il collo del suo Angelo come se volesse difenderlo.
 
—Si calmi, signora, si calmi,—rispose il buon professore,—posso offrirle un bicchier d'acqua? Ha ragione, ha ragione, non lo mandi più a scuola. Poveri ragazzi! Li ammazzano con questi nuovi sistemi. 
分享到:

顶部
11/23 06:23