Quando li due frategli e Marco giugnéro a la grande città, andaro al mastro palagio, ov'era il Grande Cane e co
molti baroni, e 'nginocchiarsi dinanzi al Grande Cane e molto s'umiliaro a lui. Egli gli fece levare e molto mostrò grande
alegrezza, e dimandò chi era quello giovane ch'era con loro. Disse messer Niccolò: «Egli è vostro uomo e mio
figliuolo». Disse il Grande Cane: «Egli sia il benvenuto, e molto mi piace». Date ch'ebbero le carte e' privilegi che
recavano dal papa, lo Grande Cane ne fece grande alegrezza, e dimandò com'erano istati. «Messer, bene, dacché
v'abiàno trovato sano ed allegro». Quivi fu grande alegrezza della ro venuta; e de quanto istettero ne la corte ebbero
onore piú di niuno altro barone.