Nella qual
noia tanto rifrigerio già mi porsero i piacevoli ragiona-
menti d'alcuno amico e le sue laudevoli consolazioni,
che io porto fermissima opinione per quelle essere avve-
nuto che io non sia morto.
Ma sì come a Colui piacque il quale, essendo Egli infi-
nito, diede per legge incommutabile a tutte le cose mon-
dane aver fine, il mio amore, oltre a ogn'altro fervente e
il quale niuna forza di proponimento o di consiglio o di
vergogna evidente, o pericolo che seguir ne potesse,
aveva potuto né rompere né piegare, per sè medesimo in
processo di tempo si diminuì in guisa, che sol di sè nella
mente m'ha al presente lasciato quel piacere che egli è
usato di porgere a chi troppo non si mette né suoi più
cupi pelaghi navigando; per che, dove faticoso esser so-
lea, ogni affanno togliendo via, dilettevole il sento esser
rimaso.