I precari tornano in piazza sabato presidio a Montecitorio
I precari della scuola tornano in piazza e lanciano un presidio, per sabato 18 giugno dalle 14, davanti a Montecitorio.
"Il disegno di legge sviluppo contiene norme che, contrariamente a quanto propagandato dal governo, contribuiscono ad affossare definitivamente i lavoratori precari della scuola - si legge in un comunicato diffuso dal Cps - Si parla genericamente di un piano triennale di immissioni in ruolo senza fornire nessuna cifra, mentre viene invece chiarito che i precari della scuola non rientrano nella normativa europea che impone la loro assunzione dopo tre anni di lavoro".
"In compenso - continua la nota - i tagli proseguono inesorabili: è in corso la terza tranche dei 150.000 tagli agli organici e degli 8 miliardi ai finanziamenti imposti dalla Finanziaria del 2008".
I precari, dunque, torneranno da sabato a manifestare, senza bandiere di sindacato o di partito, per chiedere "il ritiro degli 8 miliardi di tagli che peggiorano la qualità dell'insegnamento ed estromettono dalla scuola migliaia di lavoratori, l'immissione in ruolo di tutti i precari, il rispetto della normativa europea che impone l'assunzione dopo tre anni di lavoro".