Del reame di Creman.
Creman è uno regno di Persia che solea avere signore per eredità, ma poscia che li Tartari lo presero, vi
màndaro signore cui loro piace. E quivi nasce le prietre che si chiamano turchies[ch]e in grande quantità, che si cavano
de le montagne; e ànno [vene] d'acciaio e d'andan(i)co assai. Lavorano bene tutte cose da cavalieri, freni, selle e tutte
arme e arnesi. Le loro donne lavorano tutte cose a seta e ad oro, a ucelli e a bestie nobilemente, e lavorano di cortine e
d'altre cose molto riccamente, e coltre e guanciali e tutte cose. Ne le montagne di questa contrada nasce li migliori
falconi e li piú volanti del mondo, e sono meno che falconi pelegrini: niuno uccello no li campa dinanzi.
Quando l'uomo si parte di Creman, cavalca 7 giornate tuttavia per castela e per cittade con grande solazzo; e
quivi àe uccellagioni di tutti uccelli. Di capo de le 7 giornate truova una montagna, ove si scende, ché bene si cavalc[a]
due giornate pure a china, tuttavia trovando molti frutti e buoni. Non si truova abitazioni, ma gente co loro bestie assai.
[E] da Cre(man) infino a questa iscesa è bene tale freddo di verno, che no vi si può passare se non co molti panni.