Egli spendono per moneta porcellane bianche che si
truovano nel mare e che si ne fanno le scodelle, e vagliono le 80 porcelane un saggio d'argento, che sono due viniziani
grossi, e gli otto saggi d'argento fino vagliono un saggio d'oro fino. Egli ànno molte saliere, onde si cava e faie molto
sale, onde si ne fornisce tutta la contrada; di questo sale lo re n'à grande guadagno. E' non curano se l'uno tocca la
femina dell'altro, pure che sia sua volontà de la femina.
Quiv'è un lago che gira bene 100 miglia, nel quale à molti pesci grandi, li migliori del mondo, di tutte fatte.
Egli mangiano la carne cruda (e) ogne carne. E' poveri vanno a la beccheria, e quando s'apre il castrone o bue, sí li
cavan le budella di corpo, e mettole ne la salsa de l'aglio e màngialle; e cosí fanno d'ogne carne. E li gentili uomini la
mangian cruda, ma sí la fanno minuzzare molto minuto, poscia la mettono ne la salsa e màngialla e con buone spezia; e
màngialla cosí come noi la cotta.
Ancora vi conteremo di questa provincia di Caragian medesima.