Ora sappiate che questo re Caidu si avea una sua figliuola, la quale si era chiamata in tarteresco Aigiarne, cioè
viene a dire in latino 'lucente luna'. Questa donzella si era sí forte che non si trova(va) persona che vincere la potesse di
veruna pruova. Lo re suo padre sí la volle maritare; quella disse che mai non si mariterebbe s'ella non trovasse alcuno
gentile uomo che la vincesse di forza [o] d'altra pruova. Lo re sí l'avea brivelleggiata che ella si potesse maritare a la sua
voluntade.
Quando la donzella ebbe questo dal re, sí ne fue molto alegra; ed allora si mandò dicendo per tutte le contrade
che, se alcuno gentile uomo fosse che si volesse provare co la figliuola de lo re Caidu, si andasse là a sua corte,
sappiendo che, quale fosse quegli che la vincesse, la donzella si lo torrebbe per suo marito. Quando la novella fue
saputa per ogne parte, ed èccoti venire molti gentili uomini a la corte del re.