ma non si divertivano. E
intanto l'orologio segnava già le nove e mezzo.
Le mie povere sorelle non levavano gli occhi
dalle lancette che per rivolgerli all'uscio
d'ingresso; e avevano un'aria
così desolata, che facevano proprio compassione.
Anche la mamma era molto preoccupata, tant'è
vero che mi son potuto ingoiare quattro
gelati uno dietro l'altro, senza
che neppur se n'accorgesse.
Come mi rimordeva la coscienza! Finalmente,
quando mancavano pochi minuti alle dieci, si
è sentito una scampanellata.