Viva la libertà!…
A questo punto il giornalino di Gian Burrasca
ha una pagina sgualcita, e quasi interamente
occupata dall'impronta
di una, mano sudicia di carbone, sopra alla
quale è, a caratteri grossi e incerti come se
fosse stata scritta con un pezzo
di brace, una frase interrotta da un fregaccio.
Riproduciamo fedelmente anche questo documento,
che è di non lieve
importanza nelle memorie del nostro Giannino Stoppani.