Che dovevo farne? Naturalmente, l'ho portata a
casa per mangiarla domani mattina a colazione,
e per divertirmici
stasera ho pensato di metterla per benino sul
pianoforte, in salotto da ricevere. Dopo pranzo,
Caterina ha
acceso i lumi
in quella stanza, e mia sorella è scesa giù e si è
messa a sonare e cantare la solita romanza che canta sempre e
che
comincia: Nessuno ci vede, nessuno ci sente...