RESSA PER LA MINETTI - All'avvio della prima seduta del Consiglio regionale lombardo dopo la pausa estiva, alla buvette del Pirellone è tornato a formarsi il muro di giornalisti, cameramen e fotografi in attesa di Nicole Minetti, questa volta per chiederle un commento sulle ultime intercettazioni che riguardano il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Come da copione la Minetti, consigliere del Pdl e coinvolta col premier nell'inchiesta sul caso Ruby, non ha parlato, mentre veniva inseguita dalla stampa per tutto il tempo che è rimasta fuori dall'aula. Sempre con un sorriso rivolto agli obiettivi, la Minetti si è lasciata sfuggire due parole solo quando un giornalista ha insistito nel chiederle di che cosa avesse paura per non parlare davanti alle telecamere: «Io? Di niente», si è limitata a dire prima di sparire dietro la porta che la conduceva dentro l'aula del Pirellone. In aula, ha trovato un regalo da parte del collega consigliere Stefano Zamponi (Idv): una t-shirt con la scritta «Finché non vedo non credo». Il riferimento è alla t-shirt indossata qualche giorno fa dalla Minetti in via Montenapoleone, con la scritta «Senza t-shirt sono ancora meglio».