IL BILANCIO E IL SERVIZIO DI PIATTI - Dito puntato, dunque, contro il bilancio lasciato dall'amministrazione Moratti e accento posto sulla necessità di garantire i servizi: l'anello mancante è quello del reperimento delle risorse con la necessaria virata verso la richiesta di uno sforzo da parte dei milanesi. «Il bilancio che abbiamo trovato era un bilancio non veritiero, le entrate più importanti semplici voci astratte», scrive Pisapia, e poi fa un paragone tratto dalla vita di tutti i giorni per farsi capire proprio da tutti: «Come se nel vostro bilancio casalingo ci fosse il corrispettivo del servizio buono di piatti, che però dovete ancora vendere». Lo stesso, spiega Pisapia, succede con la «cessione di quote di società importanti come Serravalle e Sea», «e i primi a riconoscerlo sono stati proprio i revisori dei conti del Comune, che avevano anche informato l'ex sindaco della reale situazione del bilancio comunale».