Al momento dell’arresto Di Domenico aveva con se una carta di identità falsa con le generalità di una persona residente a Nola, nel napoletano. Il Clan capeggiato da Di Domenico risulta essere una costola del Clan «Moccia» operante nell’agro nolano. Le recenti indagini hanno evidenziato l’esistenza di un gruppo criminale capeggiato dai fratelli Di Domenico e la conflittualità con l’organizzazione riconducibile ai fratelli Pasquale e Salvatore Russo i quali, prima del loro arresto avvenuto tra la fine di ottobre e gli inizi di novembre del 2009, erano inseriti nell’ex elenco dei trenta latitanti più pericolosi a livello nazionale.