La discarica romana nel mirino della Commissione europea. Non adeguate la modalità con cui l'immondiazia viene trattata prima di essere stoccata
BRUXELLES - La discarica romana di Malgrotta è finita nel mirino della Commissione europea: l'esecutivo comunitario ha deciso di aprire una procedura d'infrazione ritenendo non adeguata la modalità con cui i rifiuti vengono trattati prima di essere stoccati. La Commissione, su proposta del responsabile per l'ambiente Janez Potocnik, ha quindi dato luce verde all'invio all'Italia di una lettera di messa in mora riguardante la gestione di Malagrotta.
Bruxelles - a quanto si è appreso - contesta alle autorità italiane la violazione della direttiva 1999/31 sul trattamento dei rifiuti prima dello stoccaggio, in particolare il fatto che la spazzatura, prima di finire in discarica, non viene sottoposta a un processo di lavorazione chimico-organico.
Nel corso dello scambio di informazioni che ha preceduto la decisione odierna, secondo le indicazioni raccolte, l'Italia ha sostenuto tra l'altro che la direttiva Ue sul trattamento dei rifiuti non specifica le modalità del processo a cui deve essere sottoposto la spazzatura. Ed ha sottolineato che quelli destinati a Malagratto sono comunque stati sottoposti a un trattamento meccanico.