[Àvi] vasegli vernicati d'oro che tiene (l'uno) tanto vino che n'avrebbe assai bene otto uomini,
e ànne per le tavole tra 2 l'uno, e anche àe ciascuno una coppa d'oro co manico, con che beono.
E tutto questo fornimento è di grande valuta, e sappiate che 'l Grande Signore àe tanti vasellamenti d'oro e
d'ariento che nol potrebbe credere chi nol vedesse. E sappiate che quegli che fanno la credenza al Grande Signore sono
grandi baroni, e tengono fasciata la bocca e 'l naso con begli drappi di seta e d'oro, acciò che loro fiato non andasse nelle
vivande del signore.
E quando 'l Grande Signore dé bere, tutti gli stormenti suonano, che ve n'à grande quantità; e questo fanno
quando àe in mano la coppa: e alotta ogni uomo s'inginocchi(a), e i baroni e tutta gente, e fanno segno di grande
umi(l)tade; e cosí si fa tuttavia ch'e' bee.
Che vivande non vi dico, però che ogni uomo dé credere ch'egli n'àe en grande
abondanza, né no v'à niuno baro(ne) né cavaliere che non vi meni sua moglie [a] che mangi coll'altre donne. Quando 'l
Grande Signore à mangiato e le tavole sono levate, molti giucolari vi fanno grandi sollazzi di tragettare e d'altre cose;
poscia se ne va ogni uomo a suo albergo.