Or lasciamo andare questa matera e torniamo a la nostra. Or sapiate che questo mare, ov'è quest'isola, si
chiama lo mare de Cin, che vale a dire lo 'mare ch'è contra lo Mangi'; e in questo mare de Cin, secondo che dicono savi
marinari che ben lo sanno, à bene 7448 isole, de le quali le piú s'abitano. E sí vi dico che in tutte queste isole no nasce
niuno àlbore che no ne vegna olore, come di legno aloe e magiore. E ànno ancora molte care spezie di piú maniere; e in
quest'isole nasce il pepe bianco come neve, e del nero in grande abondanza. Troppo è di grande valuta ill'oro, e l'altre
care cose che vi sono, ma sono sí di lungi ch'a pena vi si può andare. E le navi di Quinsai e del Zaiton, quando vi vanno,
ne recano grande guadagno, e penanvi ad andare un anno, ché vanno il verno e tornano la state. Quini non à se non due
venti, l'uno che mena in là e l'altro in qua; e questi due venti l'uno è di verno e l'altro è di state. Ed è questa contrada
molto di lungi d'India, e questo mare è bene del mare Ozeano, ma chiamasi de Cin, sí come si dice lo mare d'Inghilterra
o quel de Rocella; e 'l mare d'India ancora è del mare Ozeano.
Di queste isole non vi conteròe piú, però che non vi sono stato, e 'l Grande Kane non v'à che fare. Or torneremo
al Zaiton, e quine riconinceremo nostro libro.