Ma che è?. Le cose mal fatte e di gran tempo passate
sono troppo più agevoli a riprendere che a emendare: la
cosa andò pur così. Egli mi lasciò piccola fanciulla in
Palermo, dove, cresciuta quasi come io mi sono, mia
madre, che ricca donna era, mi diede per moglie a uno
da Gergenti, gentile uomo e da bene, il quale per amor
di mia madre e di me tornò a stare a Palermo; e quivi,
come colui che è molto guelfo cominciò a avere alcuno
trattato col nostro re Carlo. Il quale, sentito dal re Fede-
rigo prima che dare gli si potesse effetto, fu cagione di
farci fuggire di Cicilia quando io aspettava essere la
maggior cavalleressa che mai in quella isola fosse; don-
de, prese quelle poche cose che prender potemmo (po-
che dico per rispetto alle molte le quali avavamo), la
sciate le terre e li palazzi, in questa terra ne rifuggimmo,
dove il re Carlo verso di noi trovammo sì grato che, ri-
storatici in parte li danni li quali per lui ricevuti avava-
mo, e possessioni e case ci ha date, e dà continuamente
al mio marito, e tuo cognato che è, buona provisione, sì
come tu potrai ancor vedere. E in questa maniera son
qui, dove io, la buona mercé di Dio e non tua, fratel mio
dolce, ti veggio. -