Gravi cose e noiose sono i movimenti vari della Fortu-
na, de' quali perché quante volte alcuna cosa si parla,
tante è un destare delle nostre menti, le quali leggier-
mente s'addormentano nelle sue lusinghe, giudico mai
rincrescer non dover l'ascoltare e a' felici e agli sventu-
rati, in quanto li primi rende avvisati e i secondi conso-
la. E per ciò, quantunque gran cose dette ne sieno avan-
ti, io intendo di raccontarvene una novella non meno
vera che pietosa; la quale, ancora che lieto fine avesse,
fu tanta e sì lunga l'amaritudine, che appena che io pos-
sa credere che mai da letizia seguita si raddolcisse.