Aveva la prigione macerate le carni di Giannotto, ma il
generoso animo dalla sua origine tratto non aveva ella in
cosa alcuna diminuito, né ancora lo 'ntero amore il quale
egli alla sua donna portava. E quantunque egli fervente-
mente disiderasse quello che Currado gli offereva e sé
vedesse nelle sue forze, in niuna parte piegò quello che
la grandezza dello animo suo gli mostrava di dover dire,
e rispose:
- Currado, né cupidità di signoria né desiderio di denari
né altra cagione alcuna mi fece mai alla tua vita né alle
tue cose insidie, come traditor, porre.