Appresso questo, lietissimamente nella festa
delle due nuove spose e con li novelli sposi mangiarono.
Nè solo quel dì fece Currado festa al genero e agli altri
suoi e parenti e amici, ma molti altri. La quale poi che
riposata fu, parendo a madama Beritola e a Giusfredi e
agli altri di doversi partire, con molte lagrime da Curra-
do e dalla sua donna e da messer Guasparrino, sopra la
saettia montati, seco la Spina menandone, si partirono; e
avendo prospero vento, tosto in Cicilia pervennero,
dove con tanta festa da Arrighetto tutti parimente, è fi-
gliuoli e le donne, furono in Palermo ricevuti, che dire
non si potrebbe giammai: dove poi molto tempo si crede
che essi tutti felicemente vivessero, e, come conoscenti
del ricevuto beneficio, amici di Messer Domeneddio.