nuta, contraffatta il più che potè, n'andò ad una villetta
ivi vicina, e quivi da una vecchia procacciato quello che
le bisognava, racconciò il farsetto a suo dosso, e fattol
corto, e fattosi della sua camicia un paio di pannilini, e i
capelli tondutosi e trasformatasi tutta in forma d'un ma-
tinaro, verso il mare se ne venne; dove per avventura
trovò un gentile uomo catalano, il cui nome era segner
En Cararch, il quale d'una sua nave, la quale alquanto di
quivi era lontana, in Albegna disceso era a rinfrescarsi
ad una fontana. Col quale entrata in parole, con lui s'ac-
conciò per servidore, e salissene sopra la nave, faccen-
dosi chiamar Sicuran da Finale. Quivi, di miglior panni
rimesso in arnese dal gentile uomo, lo 'ncominciò a ser-
vir sì bene e sì acconciamente, che egli gli venne oltre
modo a grado.