La gentil donna allora, da necessità costretta, con gran-
dissima vergogna cento lire le domandò per maritar la
figliuola. La contessa, cognoscendo la sua vergogna e
udendo la sua cortese domanda, le ne donò cinquecento
e tanti belli e cari gioielli, che valevano per avventura
altrettanto; di che la gentil donna vie più che contenta,
quelle grazie che maggiori potè alla contessa rendè, la
quale da lei partitasi se ne tornò allo albergo.