E sentendo le donne e'cavaleri nel palagio del conte
adunati per dovere andare a tavola, senza mutare abito,
con questi suoi figlioletti in braccio salita in su la sala,
tra uomo e uomo là se n'andò dove il conte vide, e gitta-
taglisi a' piedi disse piagnendo:
- Signor mio, io sono la tua sventurata sposa, la quale,
per lasciar te tornare e stare in casa tua, lungamente an-
data son tapinando.