e del suo valore e della
potenzia dubitando, venendo
il tempo che mandar ne la
dovea, al re Guiglielmo mandò
significando ciò che fare
in tendeva, e che, sicurato
da lui che né dal Gerbino né
da altri per lui in ciò
impedito sarebbe, lo 'ntendeva di fa
re. Il re Guiglielmo,