Quantunque volte, graziosissime donne, meco pensando
riguardo quanto voi naturalmente: tutte siete pietose,
tante conosco che la presente opera al vostro iudicio
avrà grave e noioso principio, sì come è la dolorosa ri-
cordazione della pestifera mortalità trapassata, univer-
salmente a ciascuno che quella vide o altramenti conob-
be dannosa, la quale essa porta nella fronte. Ma non vo-
glio per ciò che questo di più avanti leggere vi spaventi,
quasi sempre sospiri e tralle lagrime leggendo dobbiate
trapassare. Questo orrido cominciamento vi fia non al-
tramenti che a' camminanti una montagna aspra e erta,
presso alla quale un bellissimo piano e dilettevole sia re-
posto, il quale tanto più viene lor piacevole quanto mag-
giore è stata del salire e dello smontare la gravezza. E sì
come la estremità della allegrezza il dolore occupa, così
le miserie da sopravegnente letizia sono terminate.