Al quale il giudeo prestamente rispose:
- Parmene male, che Iddio dea a quanti sono; e di coti
così che, se io ben seppi considerare, quivi niuna santità,
niuna divozione, niuna buona opera o essemplo di vita o
d'altro in alcuno che cherico fosse veder mi parve; ma
lussuria, avarizia e gulosità, fraude, invidia e superbia e
simili cose e piggiori (se piggiori essere possono in al-
cuno) mi vi parve in tanta grazia di tutti vedere, che io
ho più tosto quella per una fucina di diaboliche opera-
zioni che di divine. E per quello che io estimi, con ogni
sollecitudine e con ogni ingegno e con ogni arte mi pare
che il vostro pastore, e per consequente tutti gli altri, si
procaccino di riducere a nulla e di cacciare del mondo la
cristiana religione, là dove essi fondamento e sostegno
esser dovrebber di quella.