E del suo
valore ragionandosi nella corte del re Filippo il Bornio,
il quale a quel medesimo passaggio andar di Francia
s'apparecchiava, fu per un cavalier detto non essere sot-
to le stelle una simile coppia a quella del marchese e
della sua donna; però che, quanto tra' cavalieri era d'o-
gni virtù il marchese famoso, tanto la donna tra tutte
l'altre donne del mondo era bellissima e valorosa.
Le quali parole per sì fatta maniera nell'animo del re di
Francia entrarono, che, senza mai averla veduta, di subi-
to ferventemente la cominciò ad amare e propose di non
volere, al passaggio al quale andava, in mare entrare al-
trove che a Genova; acciò che quivi, per terra andando,
onesta cagione avesse di dovere andare la marchesana a
vedere, avvisandosi che, non essendovi il marchese, gli
potesse venir fatto di mettere ad effetto il suo disio.