- Signor mio, voi dovete sapere che Primasso fu un gran
valente uomo in gramatica e fu oltre ad ogn'altro grande
e presto versificatore, le quali cose il renderono tanto
ragguardevole e sì famoso che, ancora che per vista in
ogni parte conosciuto non fosse, per nome e per fama
quasi niuno era che non sapesse chi fosse Primasso.
Ora avvenne che, trovandosi egli una volta a Parigi in
povero stato, sì come egli il più del tempo dimorava, per
la virtù che poco era gradita da coloro che possono as-
sai, udì ragionare d'uno abate di Clignì, il quale si crede
che sia il più ricco prelato di sue entrate che abbia la
Chiesa di Dio, dal papa in fuori; e di lui udì dire maravi-
gliose e magnifiche cose in tener sempre corte e non es-
ser mai ad alcuno, che andasse là dove egli fosse, negato
né mangiare né bere solo che quando l'abate mangiasse
il domandasse.