Il fante di Rinaldo veggendolo assalire, come cattivo,
niuna cosa al suo aiuto adoperò, ma, volto il cavallo so-
pra il quale era, non si ritenne di correre sì fu a Castel
Guiglielmo, e in quello, essendo già sera, entrato, senza
darsi altro impaccio, albergò. Rinaldo rimaso in camicia
e scalzo, essendo il freddo grande e nevicando tuttavia
forte, non sappiendo che farsi, veggendo già sopravve-
nuta la notte, tremando e battendo i denti, cominciò a ri-
guardare se dattorno alcun ricetto si vedesse, dove la
notte potesse stare, che non si morisse di freddo; ma
niun veggendone (per ciò che poco davanti essendo sta-
ta guerra nella contrada v'era ogni cosa arsa), sospinto
dalla freddura, trottando si dirizzò verso Castel Guigliel-
mo, non sappiendo perciò che il suo fante là o altrove si
fosse fuggito, pensando, se dentro entrare vi potesse,
qual che soccorso gli manderebbe Iddio.