Ormai per me (così mi pareva) la era finita e
volendo che almeno rimanessero, come esempio,
le ultime parole di un ragazzo infelice
condannato a morire di
soffocazione in un treno, nel fiore degli anni,
scrissi nel giornalino con uno zolfino spento
che avevo trovato nel sedile
della garetta le parole della pagina 13:
Moio per la Libertà!
Ma non potei finir la parola, perché in quel punto
mi sentii un nodo alla gola e non capii più nulla.