Fortunatamente di lì a poco il treno si fermò,
e sentii gridare il nome del paese al quale
ero diretto. Io volli
scendere
alla svelta giù per la scaletta di ferro,
ma mi tremavano le gambe, e all'ultimo
scalino inciampai e caddi in
ginocchio.
Subito mi vennero d'intorno due facchini e un
impiegato, che mi raccolsero, e guardandomi
con tanto d'occhi, mi
domandarono come mai mi trovavo lassù sulla garetta.