Gianni Rodari nasce il 23 ottobre 1920 ad Omegna. Suo padre è un fornaio e sua madre lavora nel negozio del padre, cresce quindi seguito da una balia.
Purtroppo suo padre muore presto, e Rodari viene prima iscritto ad un seminario cattolico e poi, nel 1934, alle magistrali. Nel 1937 si diploma come maestro per le scuole elementari.
Suo fratello viene chiuso in un campo di concentramento nazista e il suo migliore amico muore in un naufragio. Così Rodari si avvicina alla Resistenza e, nel 1944, si iscrive al Partito Comunista.
Dopo la guerra comincia la sua carriera di giornalista e collabora per diversi giornali. Allo stesso tempo scrive dei racconti per bambini.
Nel 1970 vince il premio Andersen, il più importante concorso internazionale per la letteratura dell’infanzia. E i suoi libri vengono tradotti in tantissime lingue.
La fantasia, per Gianni Rodari, è utile per migliorarsi, per crescere, per correggere gli errori. I bambini, scrive, devono essere accompagnati in modo piacevole, nella cultura. Non bisogna insegnare con le lacrime, ma con la gioia.
Dopo un viaggio in URSS, Gianni Rodari muore a Roma nel 1980.