MILANO - Quella per l'autostrada Milano-Serravalle fu «un'operazione inconfutabile», che «sbloccò la realizzazione di BreBeMi, Tem e Pedemontana e fu un'operazione che oggi ha arricchito la Provincia di Milano perché ha mantenuto un patrimonio che vale il doppio del doppio di quando io la presi in consegna». In questi termini Filippo Penati si è espresso coi giornalisti, a margine della seduta del Consiglio regionale della Lombardia. Oltre che della Milano-Serravalle, all'ex capo delle segreteria politica di Pierluigi Bersani, è stato chiesto se la sua posizione nell'inchiesta che lo vede indagato per presunte tangenti si sia aggravata nell'ultimo mese. «Non voglio entrare nella vicenda giudiziaria - ha risposto Penati - perché ho deciso, a differenza di altri, di difendermi nel processo. Non si è aggravata per nulla la mia posizione, sarà chiarita nelle sedi processuali». Il consigliere regionale non ha voluto nemmeno commentare l'intervista di uno degli accusatori, Piero Di Caterina, alla trasmissione di Lucia Annunziata: «Ho deciso di difendermi nelle sedi processuali - ha infatti ribadito - e non faccio dichiarazioni». Quanto alla sua presenza in aula, «continuerò a seguire i lavori da consigliere, fiducioso che la giustizia farà il suo corso e che la verità verrà a galla», ha dichiarato.