- Chi va là! - dice l'uomo.
Pin non sa cosa rispondere, ha le lacrime che urgono, e ripiomba in un
pianto totale, disperato.
L'uomo s'avvicina: è grande e grosso, vestito in borghese e armato di
mitra, con una mantellina arrotolata a tracolla.
- Di', perché piangi? - dice.
Pin lo guarda: è un omone con la faccia camusa come un mascherone da
fontana: ha un paio di baffi spioventi e pochi denti in bocca.
- Che cosa fai qui, a quest'ora? - dice l'uomo, - ti sei perso?
La cosa più strana di quell'uomo è il berretto, un berrettino di lana col
bordo ricamato e il pon-pon in cima, non si capisce di che colore.
- Ti sei perso: io a casa non ti posso riaccompagnare, io con le case ci ho
poco da vedere, non posso mica riportare i bambini smarriti, io!
Dice tutto questo quasi per giustificarsi, più verso se stesso che verso
Pin.
- Non mi sono smarrito; - dice Pin.
- E allora? Che fai tu in giro per di qua? - fa l’omone col berrettino di
lana.
- Dimmi prima che fai tu.