MILANO - Il Vaticano chiede una «riforma del sistema finanziario e monetario internazionale», «una autorità pubblica universale» che governi la finanza. Chiede «multilateralismo» non solo in diplomazia ma per «sviluppo sostenibile e pace». Denuncia il rischio di una generazione di «tecnocrati» che ignori il bene comune. Il Vaticano chiede inoltre di tornare al «primato della politica» sulla «economia e la finanza». E tra gli obiettivi a medio termine propone per questo la creazione di una Banca centrale mondiale Ma soprattutto fa sua una dura presa di posizione contro il liberismo accusato di essere causa della crisi. A cui, come detto, bisogna rispondere creando un'autorità pubblica mondiale. Se non si crea un'autorità pubblica mondiale il mondo globalizzato rischia infatti di diventare una «torre di Babele», secondo il Pontificio consiglio per la Giustizia e la pace. L'attuale crisi economica e finanziaria è infatti sempre per il Pontificio consiglio per la giustizia e la pace l'«effetto devastante» delle ideologie liberiste, sempre per il Pontificio consiglio che ha pubblicato un documento intitolato «Per una riforma del sistema finanziario e monetario internazionale nella prospettiva di un'autorità pubblica a competenza universale».
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