Io resto sola col mio gran dolore,
Tepida ancor la bocca de' suoi baci,
Dalla sua stretta ancor fremente il core,
Non piango. Muta, lenta, trasognata
Ritorno a casa; alla mia casa vuota!
Ed all'entrarvi un brivido mi coglie.
Sembrami quasi una dimora ignota.
Sembrami di vagar, sognando, al buio,
D'aver paura e non poter gridare,
D'esser cacciata e non poter fuggire,
D'essere stanca e non poter sostare.
Sono rimasta co' suoi baci in viso
E in cor lo strazio e la tristezza mia,
Con lo sconforto e con lo struggimento. —
Il treno fugge e me lo porta via.