Sotto il vento stridente e fuggitivo
Nella penombra del salotto tepido
Dormon le rose. Sognano il giulivo
Sole. — Io ti scrivo.
Anche nell'ombra del mio core è un magico
Fiorir di sogni, pazzo e prepotente!
Come fiammanti rose esse inghirlandano
A te la bella testa indifferente.
Sogniam, le rose ed io, l'aurore fulgide
Del sole, della gloria e dell'amore!
Che importa la stagion triste? Che importano
Le tue superbie al mio superbo cuore?
Io t'amo, io t'amo! e a nuove altezze fulgide
Si lancia ad ala aperta il genio mio!
Ecco il canto d'amore che risuscita!
Ecco la rima — musica di Dio!
Vado ad amarti in settenari. Addio.