Questo udendo Currado, avvisò lui dovere esser desso, e
caddegli nell'animo, se così fosse, che egli ad una ora
poteva una gran misericordia fare e la sua vergogna e
quella della figliuola tor via, dandola per moglie a co-
stui; e per ciò fattosi segretamente Giannotto venire,
partitamente d'ogni sua passata vita l'esaminò. E trovan-
do per assai manifesti indizi lui veramente esser Giu-
sfredi, figliuolo d'Arrighetto Capece, gli disse:
- Giannotto, tu sai quanta e quale sia la 'ngiuria la qual
tu m'hai fatta nella mia propia figliuola, là dove, trattan-
doti io bene e amichevolmente, secondo che servidor si
dee fare, tu dovevi il mio onore e delle mie cose sempre
e cercare e operare; e molti sarebbero stati quegli, a'
quali se tu quello avessi fatto che a me facesti, che vitu-
perosamente ti avrebber fatto morire; so il che la mia
pietà non sofferse. Ora, poi che così è come tu mi dì,
che tu figliuolo sé di gentile uomo e di gentil donna, io
voglio alle tue angoscie, quando tu medesimo vogli,
porre fine e trarti della miseria e della cattività nella
qual tu dimori, e ad una ora il tuo onore e 'l mio nel suo
debito luogo riducere.