Per che ciascun lei, sì
come maravigliosa cosa, guardava, e il duca massima-
mente, il quale appena seco poteva credere lei essere
cosa mortale; e non accorgendosi, riguardandola, dell'a-
moroso veleno che egli con gli occhi bevea, credendosi
al suo piacer sodisfare mirandola, sé stesso miseramente
impacciò, di lei ardentissimamente innamorandosi.
E poi che da lei insieme col prenze partito si fu ed ebbe
spazio di poter pensare seco stesso, estimava il prenze
sopra ogni altro felice, sì bella cosa avendo al suo piace-
re; e, dopo molti e vari pensieri, pesando più il suo foco-
so amore che la sua onestà, diliberò, che che avvenir se
ne dovesse, di privare di questa felicità il prenze e sé a
suo potere farne felice.