- Figliuol mio, io non avrei mai creduto che da me d'al-
cuno tuo disidero ti fossi guardato, e spezialmente veg-
gendoti tu, per non aver quello, venir meno; per ciò che
tu dovevi esser certo e dei che niuna cosa è che per con-
tentamento di te far potessi, quantunque meno che one-
sta fosse, che io come per me medesima non la facessi;
ma poi che pur fatta l'hai, è avvenuto che Domeneddio è
stato misericordioso di te più che tu medesimo, e a ciò
che tu di questa infermità non muoia, m'ha dimostrata la
cagione del tuo male, la quale niuna altra cosa è che so-
verchio amore, il quale tu porti ad alcuna giovane, qual
che ella si sia.